il CONDominio vicentino



IL RACCONTO E' DI PURISSIMA FANTASIA

chi credesse di riconoscervisi si faccia curare

egocentrismo e megalomania.

Anche i luoghi citati sono puramente immaginari.

Anche i luoghi citati sono puramente immaginari .

Anche i luoghi citati sono puramente immaginari.

Anche i luoghi citati sono puramente immaginari.








Stavo guardando Tom, mio amico e vicino di casa, pompare e da sotto il suo grosso cazzo di venti centimetri nella figa larga della mia ragazza; Laura si era messa inginocchiata a cavaccioni su di Tom, sdraiato supino, ed è girata verso di me, assicurandosi così che io aabbia una visione senza ostacoli della sua scopata. Sospirava mentre si impalava su di lui e lui le scivolava dentro fino in fondo; le labbra della fica lo stringevano forte mentre lo faceva. Come sempre, questa visione me lo ha reso duro come di legno, aiutato in misura non trascurabile dal fatto che la splendida moglie cinese di Tom, Lin, mi accarezzando abilmente seduto al suo fianco guardavo suo marito che mi cornificava. Stavo perdendo pre-cum come un rubinetto della cucina con una rotta; la testa del mio cazzo stava già luccicando quando Lin strinse, accarezzò e fece roteare un dito intorno all'apertura. Ogni tanto faceva squisitamente scorrere un'unghia sotto il glande, lungo il nervo, trasmettendomi un brivido elettrico su e giù per l'asta. Lin ridacchiò malvagiamente. "Davide adora proprio guardarti scopare con altri maschi, vero, Laura?" La mia ragazza grugnì mentre affonda ancora fino in fondo sul cazzo di Tom. "Lo sai che lo fa," rispose. "A volte penso che preferisca guardarmi scopare con un altro uomo piuttosto che scoparmi lui stesso." La cosa strana era che Laura era terribilmente vicina alla verità. Nei sei mesi trascorsi da quando iniziava a vivere nel piccolo condominio, Laura aveva scopato col nostro padrone di casa di 65 anni più volte alla settimana, non mancando mai di farmi sapere quando l'aveva riempita con i suoi venticinque centimetri di lunghezza, cazzo mostruoso grosso come una lattina di bibita, proprio come aveva sempre fottuto tutte le altre giovani mogli e fidanzate che ha scrittono nell'edificio. Compresa la moglie di Tom, Lin.

Non che qualcuno di noi mariti e fidanzati si stesse lamentando. Comunque non sarebbe servito a niente. Annibale era il gallo numero uno del pollaio, e le nostre donne erano fin troppo contente di dargliela. Inoltre, una volta che hai visto la tua signora completamente disfatta dal mostro lungo un piede del vecchio sciupafemmine, non c'era molto da fare se non avere pazienza ed accettare l'ordine naturale delle cose. Sono messo abbastanza bene, diciotto centimetri, e non ho mai avuto nessuna lamentela da parte di nessuna ragazza con cui sono andato a letto, ma né io, né Tom, né nessuno degli altri uomini nell' edificio un pizzico di possibilità di competere con Annibale. Era semplicemente quello che era e ci siamo subito abituati; più che abituati. Per un verso strano ci sembrava totalmente corretto ed era incredibilmente eccitante. Anche se Tom sta scopando almeno un'altra moglie ed un'altra fidanzata oltre a Laura ed anche se ha fatto un ottimo lavoro anche in questo, aveva avendo che aver visto Lin prendere il cazzo mostruoso di Annibale nella sua figa asiatica depilata lo aveva eccitato più di ogni altra cosa. "Posso essere un bull, ma sono anche il cornuto di Annibale, proprio come te, e non ho problemi ad ammetterlo", aveva commentato.

Lin mi stava anche incoraggiando a parlare con un'altra coppia dimorante nell'edificio, che era interessato a giocare con un ragazzo più vicino alla loro età. Erano matricole all'università di Padova ed entrambi 19enni. Venivano da una piccola città delle Marche, come Laura ed anche come me. Lei, Sara era una cosetta carina: capelli corvini ed occhi chiari e davvero minuta, forse 160 centimetri di altezza, snella ed in forma, con seni appena accennati. Il suo ragazzo, Beppe, era un bravo ragazzo biondino, piuttosto esile, brufoloso ed un po' timido. Stava ancora lottando per abituatarsi al fatto che la sua Sara verrà trombata da Annibale e non ero poi così sicuro di voler essere io ad aumentargli la fatica dell'adeguamento. Lin non ne voleva però sapere. "Non lasciarti ingannare da Sara: adora il suo Beppe cornuto, ma vuole un po' di varietà. La posso offrire un Tom, ma si sta già prendendo cura di Laura e di altre due. Inoltre, Beppe è dotato solo circa dodici centimetri ed ora che Sara ha provato Annibale che gliel'ha supersfondata a dovere, ha bisogno abitualmente di un cazzo più grande di quello di Beppe", ha affermato. "Dovresti vedere l'altro lato della scena del cuckoldismo e Sara m'ha detto che pensa che tu sia un maschietto davvero carino."

Sono arrivato a capire che Lin era piuttosto l'istigatrice del tutto. Non aveva solo in primo luogo incoraggiato Laura a scopare con Annibale, ma poi l'aveva persuasa a tradirmi pure con Tom; non che ci fosse voluto molto. Laura era sempre totalmente disponibile e dopo averla vista con Annibale, niente mi ha più sorpreso.

Tom mi aveva peraltro raccontato che Lin lo aveva anche autorizzato per il bullismo con altre due coppie. "Le piace davvero", aveva detto. "Adora vedermi cornuto con altri ragazzi e adora essere maestra di femdom."

Improvvisamente Lin smise di eccitarmi e di accarezzarmi le palle e mi ingiunse di andare subito dal „pivello“, come amava chiama Beppe; avrei voluto invece rimanere lì a godermi il grande spettacolo della mia Laura con Tom ed ovviamente poter sborrare anch'io, ma Lin si prossimamente con la decisione dal nostro divanetto, trascinandomi via per un braccio „Li vedrai la volta!“ mi ingiunse: la mia erezione era già crollata e rassegnato passai dal frigorifero a prendere due birre per scendere in fondo al suo corridoio a salutare il Beppe, solo per capire la loro situazione. Lui mi piaceva e ci siamo trovati insieme abbastanza bene. Quando finalmente sono riuscito a chiedergli di Sara, è quasi arrossito ma ha che la sua ragazza voleva più cazzo di quanto lui potesse offrire. "Annibale ha allargato troppo bene la sua figa rispetto a me... Voglio dire, facciamo ancora l'amore, ma io sono soprattutto quello che le lecca la sborra quando torna qui dopo che è stata scopata e lei mi fa un lavoretto di mano oppure facciamo del sesso orale." Si era fermato, poi aveva detto: "Inoltre, è tanto imbarazzante ammetterlo, ma mi diverto davvero a vedere Sara scopare con altri maschi e lei si eccita un po' vedendo che la guardo. Immagino di essere destinato ad rimanere il cornuto di una coppia cuckold". ma mi diverto davvero a vedere Sara scopare con altri maschi e lei si eccita un po' vedendo che la guardo. Immagino di essere destinato ad rimanere il cornuto di una coppia cuckold". ma mi diverto davvero a vedere Sara scopare con altri maschi e lei si eccita un po' vedendo che la guardo. Immagino di essere destinato ad rimanere il cornuto di una coppia cuckold".

Avevo riso di questo. "Ragazzi, io e Laura, Tom e Lin ed ogni altra coppia in questo edificio: Annibale trasforma da anni i giovani, particolarmente gli studenti universitari che stanno qui a fare il pendolare con Padova, in coppie cornute" gli dissi. "E se ciò non bastasse, so per certo che ne ha ingravidate diverse." Beppe era allibito: "Da non credere, alla sua età!" Scossi la testa. "Ne dubiti? Con quel suo mostro e gli enormi carichi che mette nelle nostre donne è destinato a succedere. La coppia che aveva il tuo appartamento prima che voi vi trasferiste qui, l'hai incontrata?" Beppe scosse lui la testa. "Coppia di laureati sposati; lui aveva 27 anni e lei 26. Quando se ne andarono lei era incinta di tre mesi. Lo avevano voluto: non ci ha più servito lo spettacolo ed anzi ha chiarito che dovevamo aspettarcene fuori, non star lì a guardare. Era uno dei motivi per cui avevo accettato di avere Tom come bull per noi. Mi è davvero piaciuto guardare Laura scoparselo, tanto quanto è piaciuto a lei avermi a guardare. Chi ero io per negare a Beppe lo stesso piacere? "Va bene", ho detto. "Ci proverò. Hai qualche suggerimento? Non voglio deluderti." "Fammi parlare un po' con Sara," rispose Beppe. "Farò sapere a Laura quello che mi dice che vuole." „E tu, invece cosa vuoi?“ „A me vorrei provare qualcosa di nuovo; cioè fare il sottomesso non solo attraverso la mia Sara.“ Mangiai la foglia: „Va bene: visto che Sara adesso non è qui, posso provvedere io!“ Mi alzai in piedi di fronte a lui, tirando fuori il mio cazzo, adesso abbastanza molle e lui lo prese in mano, esitante; „Su, sei capace o no di menarmelo.“ Lo agitò e poi cominciò a segarmi con metodo. Dopo due minuti stavo già venendo e mi avvicinai al suo viso, per sborrargli in bocca, ma lui non aprì la bocca abbastanza in fretta e così gli venni in faccia, ripulendomelo poi sul suo naso. „La prossima volta che ci vediamo voglio farti il culo:“ gli dissi andandomene, „Ricordati di chiedere a Sara se vuole stare a vederci.“

Dal corridoio, fuori dal nostro appartamento, udii un forte gemito di Laura che mi strappò dalle mie fantasticherie su Beppe e Sara. Sono mentre ed ho guardato: erano ancora lì, resistentissimi, lei appoggiava ancora la figa in cima al grosso cazzo di Tom e lui la spingeva più in profondità che poteva. Mi ha guardato dritto negli occhi. "Caspita, adoro scopare con il grosso cazzo di Tom. È la cosa migliore dopo il mostro di Annibale", mi disse, sorridendo maliziosamente. "Mi piace però che tu mi guardi mentre ti faccio cornuto: per fortuna che sei arrivato! Mi eccita così tanto vedere quanto diventa duro il tuo cazzo quando vedi un altro uomo che mi possiede!"

Mi sedetti di nuiovo a fianco di Lin che si chinò su di me e con una mano mi strinse forte le palle, mentre con l'altra stava massaggiando energicamente lil mio glande: lei non sapeva che io avevo appena sborrato da Beppe ed io mi domandavo se tutto quel tempo che ero starto di là loro avevano continuato o si erano in qualche modo fermati e rilassati. Si sporse in avanti e mi sussurrò all'orecchio. "Ti piace sempre guardare mio marito scopare la tua ragazza troia con il suo grosso cazzo?" Ho annuito. "Lo sai che la scopa molto meglio di te, vero?" Annui di nuovo. "Scommetto che non vedi l'ora di succhiare il suo carico di sperma caldo dalla sua figa, giusto?" Ho annuito ancora. "Allora digli cosa vuoi che faccia, cornutazzo!" mi istruì, accarezzandomi ancora più veloce il cazzo. Rimasi senza fiato. Avendo sborrato da pochi minuti in faccia a Beppe, faticavo a venire di nuovo, pur eccitatissimo. Ho guardato Laura, agitarsi su e giù sul cazzo di Tom. I suoi occhi avevano le palpebre pesanti e semiaperte, segno sicuro che si stava avvicinando ad un enorme orgasmo. Mi stava scrutando attentamente e si è appoggiata all'indietro in modo che potessi avere una visione ancora migliore della sua figa bagnata. Potevo vedere le grandi palle di Tom, gonfie per il carico che stava per consegnare nel suo grembo, e sapeva che era vicino al culmine. "Fanculo, tromba la mia troia più forte, Tom!" gemetti. "Allargale la figa e riempila di sborra: dagliela tutta!" In un istante, Laura si schiantò su Tom e iniziò a tremare mentre raggiungeva l'orgasmo. Potevo vedere le sue grandi labbra mentre inarcava la schiena e lui vomitava il suo carico in profondità nella sua figa. Laura era senza fiato mentre il suo orgasmo narra avanti e avanti, Tom abbinava il suo spasmo allo spasmo di lei. Alla fine, Laura crollò in avanti contro di lui, tremando. Mentre lo faceva, Lin accarezzò come sempre il nervo sotto il mio glande molto più velocemente fino a quando un mio piccolo orgasmo non esplose, sparando poche goccioline di sperma per mezzo metro e più sul tappeto. Lin esclamò: „Come vuoi con questo cazzetto poter competere con Tom ed Annibale?!“ Laura si sollevò dal cazzo ammorbiditosi di Tom e si distese, facendomi cenno di avvicinarmi. Mentre lo facevo, Tom e Lin lasciarono la camera da letto e Lin salutò Laura: „Amore mio,

Laura mi baciò subito appassionatamente con la lingua in bocca e poi allargò le gambe, tenendo le labbra della figa aperte con due dita. "È venuta l'ora di succhiarmi la fica piena, cornutone mio!" disse, mentre prontamente abbassavo la bocca fino alla sua umidità e facevo scivolare la mia lingua nella sua apertura spalancata.

In seguito, abbiamo chiacchierato a lungo, sdraiati sul letto. Ho informato Laura della mia conversazione con Beppe. Ha ascoltato attentamente. "Penso che sia una grande idea per me parlare con Sara", ha detto. "Mi dirà cose che potrebbe essere riluttante a dire a te, almeno adesso. Faccio una doccia e vado a parlarle, sarà arrivata." È stata via per quasi due ore. Mi ha baciato quando è tornata. "Beh, questo è stato sicuramente un incontro davvero interessante", disse, versandosi un bicchiere di vino dei Colli. Ho aspettato pazientemente che iniziasse. "È venuto fuori che la nostra piccola ragazza di campagna, Sara, è in realtà una gran puttanella avventurosa", iniziata Laura. "Per cominciare, questa non è affatto la loro prima situazione di cuckoldismo. Adora Beppe, dice che sarà sempre la sua unica anima gemella. Ma lui non fa per lei a letto. Ce l'ha troppo piccolo ed è troppo veloce a venire", mi riferì. "Hanno iniziato subito ad avere problemi, che non sono sfuggiti all'attenzione del padre di Beppe, quando sono stati da lui. Quello ha chiesto spiegazioni, e dopo un sacco di esitazioni e tentannamenti, Beppe gli ha detto qual era il suo problema." Annuii e Laura prolungati. "Non sono sicura di come esprimerlo con delicatezza, ma offerto dire che Beppe è stato messo in cortocircuito nel reparto virilità familiare. Suo padre è ben dotato. Molto ben dotato, grande almeno quanto Tom, probabilmente più grande," lei disse. "È anche vedovo. Non ci è voluto molto per arrivare alla conclusione logica, ovvero che poteva dare una mano temporaneamente al figlio. Almeno doveva essere temporaneo, ma Sara si è appassionata al suo grosso cazzo. Inoltre il fatto che lei stesse cornificando il suo ragazzo col suocero l'ha davvero eccitata. " Io mi sono seduto, sorpreso. "Beppe all'inizio non ha guardato, mentre lo facevano" disse. "Sara veniva a cena e veniva di sopra con suo padre, o veniva dopo la scuola. Ma lei voleva che Beppe la guardasse e rendesse così l'esperienza condivisa. Gli disse che era come barare a carte perché lui non c'era. Alla fine Beppe acconsentì a farlo. All'inizio è stato imbarazzante, ma è poi diventata solo una parte della loro relazione. Tutti sono felici, imagino. Sara ottiene tutto il grosso cazzo che vuole quando sono a casa, Beppe si diverte a farsi cornificare dal proprio padre ed il padre si sbatte forte la giovane Sara." ma Sara si è appassionata al suo grosso cazzo. Inoltre il fatto che lei stesse cornificando il suo ragazzo col suocero l'ha davvero eccitata. " Io mi sono seduto, sorpreso. "Beppe all'inizio non ha guardato, mentre lo facevano" disse. "Sara veniva a cena e veniva di sopra con suo padre, o veniva dopo la scuola. Ma lei voleva che Beppe la guardasse e rendesse così l'esperienza condivisa. Gli disse che era come barare a carte perché lui non c'era. Alla fine Beppe acconsentì a farlo. All'inizio è stato imbarazzante, ma è poi diventata solo una parte della loro relazione. Tutti sono felici, imagino. Sara ottiene tutto il grosso cazzo che vuole quando sono a casa, Beppe si diverte a farsi cornificare dal proprio padre ed il padre si sbatte forte la giovane Sara." ma Sara si è appassionata al suo grosso cazzo. Inoltre il fatto che lei stesse cornificando il suo ragazzo col suocero l'ha davvero eccitata. " Io mi sono seduto, sorpreso. "Beppe all'inizio non ha guardato, mentre lo facevano" disse. "Sara veniva a cena e veniva di sopra con suo padre, o veniva dopo la scuola. Ma lei voleva che Beppe la guardasse e rendesse così l'esperienza condivisa. Gli disse che era come barare a carte perché lui non c'era. Alla fine Beppe acconsentì a farlo. All'inizio è stato imbarazzante, ma è poi diventata solo una parte della loro relazione. Tutti sono felici, imagino. Sara ottiene tutto il grosso cazzo che vuole quando sono a casa, Beppe si diverte a farsi cornificare dal proprio padre ed il padre si sbatte forte la giovane Sara." Inoltre il fatto che lei stesse cornificando il suo ragazzo col suocero l'ha davvero eccitata. " Io mi sono seduto, sorpreso. "Beppe all'inizio non ha guardato, mentre lo facevano" disse. "Sara veniva a cena e veniva di sopra con suo padre, o veniva dopo la scuola. Ma lei voleva che Beppe la guardasse e rendesse così l'esperienza condivisa. Gli disse che era come barare a carte perché lui non c'era. Alla fine Beppe acconsentì a farlo. All'inizio è stato imbarazzante, ma è poi diventata solo una parte della loro relazione. Tutti sono felici, imagino. Sara ottiene tutto il grosso cazzo che vuole quando sono a casa, Beppe si diverte a farsi cornificare dal proprio padre ed il padre si sbatte forte la giovane Sara." Inoltre il fatto che lei stesse cornificando il suo ragazzo col suocero l'ha davvero eccitata. " Io mi sono seduto, sorpreso. "Beppe all'inizio non ha guardato, mentre lo facevano" disse. "Sara veniva a cena e veniva di sopra con suo padre, o veniva dopo la scuola. Ma lei voleva che Beppe la guardasse e rendesse così l'esperienza condivisa. Gli disse che era come barare a carte perché lui non c'era. Alla fine Beppe acconsentì a farlo. All'inizio è stato imbarazzante, ma è poi diventata solo una parte della loro relazione. Tutti sono felici, imagino. Sara ottiene tutto il grosso cazzo che vuole quando sono a casa, Beppe si diverte a farsi cornificare dal proprio padre ed il padre si sbatte forte la giovane Sara." ha davvero eccitata. " Io mi sono seduto, sorpreso. "Beppe all'inizio non ha guardato, mentre lo facevano" disse. "Sara veniva a cena e veniva di sopra con suo padre, o veniva dopo la scuola. Ma lei voleva che Beppe la guardasse e rendesse così l'esperienza condivisa. Gli disse che era come barare a carte perché lui non c'era. Alla fine Beppe acconsentì a farlo. 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Sara veniva a cena e veniva di sopra con suo padre, o veniva dopo la scuola. Ma lei voleva che Beppe la guardasse e rendesse così l'esperienza condivisa. Gli disse che era come barare a carte perché lui non c'era. Alla fine Beppe acconsentì a farlo. All'inizio è stato imbarazzante, ma è poi diventata solo una parte della loro relazione. Tutti sono felici, imagino. Sara ottiene tutto il grosso cazzo che vuole quando sono a casa, Beppe si diverte a farsi cornificare dal proprio padre ed il padre si sbatte forte la giovane Sara." Sara veniva a cena e veniva di sopra con suo padre, o veniva dopo la scuola. Ma lei voleva che Beppe la guardasse e rendesse così l'esperienza condivisa. Gli disse che era come barare a carte perché lui non c'era. Alla fine Beppe acconsentì a farlo. All'inizio è stato imbarazzante, ma è poi diventata solo una parte della loro relazione. Tutti sono felici, imagino. Sara ottiene tutto il grosso cazzo che vuole quando sono a casa, Beppe si diverte a farsi cornificare dal proprio padre ed il padre si sbatte forte la giovane Sara." Tutti sono felici, imagino. Sara ottiene tutto il grosso cazzo che vuole quando sono a casa, Beppe si diverte a farsi cornificare dal proprio padre ed il padre si sbatte forte la giovane Sara." Tutti sono felici, imagino. Sara ottiene tutto il grosso cazzo che vuole quando sono a casa, Beppe si diverte a farsi cornificare dal proprio padre ed il padre si sbatte forte la giovane Sara."

Laura dispiace e continuato. "Ma la faccenda diventa ancora più contorta: Sara ha una sorella maggiore sposata; ha 25 anni, credo. Comunque, Sara le ha raccontato tutto di quello che stava succedendo; immagini che ha bisogno di parlarne con qualcuno. Si scopre che il marito di sua sorella viaggia sempre e così è frustrata a restare in casa da sola mentre tutti escono a divertirsi. Era incuriosita dall'idea del cuckolding, ne ha parlato con suo marito, e lui acconsentì a farla provare. Quindi ora il padre di Beppe si scopa , oltre a Sara, quando torna giù al paesello, anche sua sorella sposata. Il marito non riesce a fare molto il guardone, perché è in giro per lavoro, ma quando è a casa è presente tutto il tempo e quando non è lì, Beppe lo sostituisce volentieri. Sara mi dice che anche il cognato è abbastanza ben dotato,

Ero totalmente sbalordito. "Quindi non è stato affatto un adattamento quando Sara e Beppe si sono trasferiti qui e lei è stata inchiodata da Annibale alle sue responsabilità di ragazza insoddisfatta."

Mi rispose Laura. "Sara è una piccola troia arrapata e ha bisogno di più cazzo di quello che ottiene da Annibale, quindi è qui che entri in gioco tu, dolcezza." "Che cosa vuole da me?" Ho chiesto.

" Farsi maltrattare: farsi tirare i capelli, schiaffeggiare, parlarle scurrile; quel genere di cose. Ama essere una vera troia di fronte a Beppe. Dal mio punto di vista, Tom è principalmente un bull, a cui però piace anche essere reso becco; tu sei principalmente un cuck, che spero apprezzerà essere un bull. Beppe è un cornuto sottomesso, punto e basta." "Credi che io sia sufficientemente un cornuto?"

Le chiesi, perché il mio orgoglio era un po' turbato.

"Non lo sai?" lei rispose. "Diavolo, tesoro, non hai quasi battuto ciglio quando ho iniziato a scopare con Annibale e, se ricordo bene, eri completamente iniziato di me quando ti ho cornificato la prima volta con Tom. Per non parlare della facilità con cui hai iniziato a slinguare la mia fica sborrata." Mi sorrise: "Annibale ha un amico negro molto aitante, a cui ha promesso di presentarmi. Dice che è più vecchio, ma che ce l'ha più lungo e più grosso ed adora scopare giovani mogli bianche e fidanzate davanti ai loro cuck. Ha già scopato Lin un paio di volte e lei dice che è anche meglio di Annibale. Mi ha avvertito però che una volta diventata la vacca da monta di un negro potrei non voler più tornare indietro. È parte del motivo per cui Lin ha messo Tom con noi e le altre due coppie, così lui può farsi un po' di fica se a lei va solo il nero. Stanno discutendo di questo ", ha concluso.

Mi chiedevo quanto tempo sarebbe stato prima che io e Laura avessimo la stessa discussione.

Lei doveva avermi letto nella mente. "Non prenderò qualsiasi decisione finché non avròto con quel Ben e tu sarai quando lo farò", mi ha promesso lì, per rassicurarmi. "Inoltre, tra Annibale e Tom, non mi stai scopando molto in questi giorni e quando lo fai, sono così larga che ho difficoltà a sentirti e so che anche tu non hai molto attrito nella mia figa. Aggiungi un mostro nero all'equazione e puoi vedere dove potrebbe andare, vero dolcezza? " Annuii e Laura mi baciò. "Inoltre, Lin dice che ai bull neri piace passare le giovani troie bianche anche ai loro amici. Se me lo fanno, significa che prenderò più grandi cazzi di quanto possa sopportare." Chiaramente, avevo molto su cui meditare. Ho camminato lungo il corridoio ed ho bussato alla porta di Tom e di Lin. Tom ha aperto subito e mi ha fatto entrare, offrendomi una birra. Gli ho detto cosa avevo per la mente e gli ho chiesto di Lin e Ben. Lui sospirò. "Non fa sembrare annibale piccolo, nessuno potrebbe farlo. Ma è più grande, un po' più lungo, un po' più grosso ed è nero come la notte", mi ha spiegato. "Ti ha detto vero che ha più di 70 anni? È un uomo tutto muscoloso, duro come un vecchio stivale dell'esercito. Era di servizio nell'esercito, qui alle caserme americane, dove ha sviluppato un vero gusto per le donne bianche, ovviamente primariamente italiane. È tutto quello che scopa, mogli bianche e fidanzate bianche, con occasionali asiatiche. Dice di aver convertito al cazzo nero ogni donna bianca che abbia mai avuto. Non ho motivo di dubitare della sua parola". "Quante volte ha scopato Lin?" Ho chiesto. Gli ho detto cosa avevo per la mente e gli ho chiesto di Lin e Ben. Lui sospirò. "Non fa sembrare annibale piccolo, nessuno potrebbe farlo. Ma è più grande, un po' più lungo, un po' più grosso ed è nero come la notte", mi ha spiegato. "Ti ha detto vero che ha più di 70 anni? È un uomo tutto muscoloso, duro come un vecchio stivale dell'esercito. Era di servizio nell'esercito, qui alle caserme americane, dove ha sviluppato un vero gusto per le donne bianche, ovviamente primariamente italiane. È tutto quello che scopa, mogli bianche e fidanzate bianche, con occasionali asiatiche. Dice di aver convertito al cazzo nero ogni donna bianca che abbia mai avuto. Non ho motivo di dubitare della sua parola". "Quante volte ha scopato Lin?" Ho chiesto. Gli ho detto cosa avevo per la mente e gli ho chiesto di Lin e Ben. Lui sospirò. "Non fa sembrare annibale piccolo, nessuno potrebbe farlo. Ma è più grande, un po' più lungo, un po' più grosso ed è nero come la notte", mi ha spiegato. "Ti ha detto vero che ha più di 70 anni? È un uomo tutto muscoloso, duro come un vecchio stivale dell'esercito. Era di servizio nell'esercito, qui alle caserme americane, dove ha sviluppato un vero gusto per le donne bianche, ovviamente primariamente italiane. È tutto quello che scopa, mogli bianche e fidanzate bianche, con occasionali asiatiche. Dice di aver convertito al cazzo nero ogni donna bianca che abbia mai avuto. Non ho motivo di dubitare della sua parola". "Quante volte ha scopato Lin?" Ho chiesto. Non fa apparire Annibale piccolo, nessuno potrebbe farlo. Ma è più grande, un po' più lungo, un po' più grosso ed è nero come la notte", mi ha spiegato. "Ti ha detto vero che ha più di 70 anni? È un uomo tutto muscoloso, duro come un vecchio stivale dell'esercito. Era di servizio nell'esercito, qui alle caserme americane, dove ha sviluppato un vero gusto per le donne bianche, ovviamente primariamente italiane. È tutto quello che scopa, mogli bianche e fidanzate bianche, con occasionali asiatiche. Dice di aver convertito al nero ogni donna bianca che abbia mai avuto cazzo. Non ho motivo di dubitare della sua parola". "Quante volte ha scopato Lin?" Ho chiesto. Non fa apparire Annibale piccolo, nessuno potrebbe farlo. Ma è più grande, un po' più lungo, un po' più grosso ed è nero come la notte", mi ha spiegato. "Ti ha detto vero che ha più di 70 anni? È un uomo tutto muscoloso, duro come un vecchio stivale dell'esercito. Era di servizio nell'esercito, qui alle caserme americane, dove ha sviluppato un vero gusto per le donne bianche, ovviamente primariamente italiane. È tutto quello che scopa, mogli bianche e fidanzate bianche, con occasionali asiatiche. Dice di aver convertito al nero ogni donna bianca che abbia mai avuto cazzo. Non ho motivo di dubitare della sua parola". "Quante volte ha scopato Lin?" Ho chiesto. Ti ha detto vero che ha più di 70 anni? È un uomo tutto muscoloso, duro come un vecchio stivale dell'esercito. Era di servizio nell'esercito, qui alle caserme americane, dove ha sviluppato un vero gusto per le donne bianche, ovviamente primariamente italiane. È tutto quello che scopa, mogli bianche e fidanzate bianche, con occasionali asiatiche. Dice di aver convertito al nero ogni donna bianca che abbia mai avuto cazzo. Non ho motivo di dubitare della sua parola". "Quante volte ha scopato Lin?" Ho chiesto. Ti ha detto vero che ha più di 70 anni? È un uomo tutto muscoloso, duro come un vecchio stivale dell'esercito. Era di servizio nell'esercito, qui alle caserme americane, dove ha sviluppato un vero gusto per le donne bianche, ovviamente primariamente italiane. È tutto quello che scopa, mogli bianche e fidanzate bianche, con occasionali asiatiche. Dice di aver convertito al nero ogni donna bianca che abbia mai avuto cazzo. Non ho motivo di dubitare della sua parola". "Quante volte ha scopato Lin?" Ho chiesto. con occasionali asiatiche. Dice di aver convertito al nero ogni donna bianca che abbia mai avuto cazzo. Non ho motivo di dubitare della sua parola". "Quante volte ha scopato Lin?" Ho chiesto. con occasionali asiatiche. Dice di aver convertito al nero ogni donna bianca che abbia mai avuto cazzo. Non ho motivo di dubitare della sua parola". "Quante volte ha scopato Lin?" Ho chiesto.

"Finora, due volte, e questo è stato sufficiente per farla parlare di diventare nerizzata a tempo pieno. Non so come faccia, ma le entra nella testa. Non l'ho mai vista comportarsi come fa con lui: è solo una zoccola, sottomessa totale. Ha fatto qualsiasi cosa le avesse detto di fare ed è venuta come non l'avevo mai vista prima ed è finita quasi svenuta. È stato così entrambe le volte ", mi ha raccontato Tom.

A cosa stai pensando? "Ho chiesto." Onestamente non lo so. Ben condivide le sue donne bianche con la sua "famiglia" e mi ha detto che la sua figa sarebbe stata usata troppo per essere disponibile anche per me. Ha aggiunto che se la scopa un paio di volte ancora, poi penserà al cazzo nero anche quando scopasse con me; quindi anche abituarmi. Avrei riso ma Lin mi ha già detto che lo scoperà ancora un po.'"

"Caspita!" Ho esclamato io.

„Infatti. Farai meglio uno sguardo attento, Davide. Laura ha fatto molte domande e Lin la sta decisamente incoraggiando a farsi Ben. Sono certissimo che se farà lo anche lei ", mi disse." Verrà domani, e penso che Lin abbia già preparato Laura per farsi sbattere da lui." "No, Laura mi ha detto che non preso decisione fino a quando non avrà provato Ben." Ho spiegato. Tom rise. "Sembra che succederà prima di quanto ti aspettassi. Un motivo in più per te per iniziare a scopare con Sara, se a lei tu vai. Se Laura prova il mostro nero di Ben, non so quanto di più dalla sua figa puoi aspettarti di ottenere." " Tra Annibale e te, non ne sto ricevendo molto di sesso neanche adesso,“ brontolai.

Tom ebbe la buona grazia di sussultare al mio commento. "Mi dispiace, amico mio," disse.

Ho sorriso ed annuito. "Non preoccuparti, Tom. Laura sta prendendo tutto il cazzo di cui ha bisogno e di sicuro non mi dispiace guardarla mentre lo prende." „ Ma ancora una domanda, Tom: si limita a scoparle o fa a loro dell'altro?“ „Sicuramente sì, a Lin ha detto di accomodare i piercing ai capezzoli due per parte alle grandi labbra.“

L'ho ringraziato per il suo tempo e sono tornato a casa nostra. Laura mi stava aspettando con uno sguardo deciso sul viso. "Noi dobbiamo parlare, tesoro", disse.

Mi sedetti." Ben mi ha telefonato: verrà qui domani, ma non per scopare Lin. Viene a scopare me. Gli ho chiesto di farlo. Quindi che le cose accadendo velocemente, ma voglio davvero provare un grosso cazzo nero e vedere di cosa si tratta", ha detto. "Puoi essere d'accordo?“

Sospirai. "Non così cosa pensare, Laura. Sono passato in un soffio dall'essere „normale“ a te che mi tradisci con Annibale e Tom in pochissimo tempo. Ora vuoi aggiungere un mostro nero al mix," dissi. "Tom dice che Lin ha scopato con Ben due volte ed è sul punto di diventare solo nerizzata. Mi preoccupa certo che possa accadere. Caspita, Laura, non siamo nemmeno sposati e tu sei già una 'moglie' troia e io sono il tuo cornuto "Mi ha baciato, teneramente. "Non importa cosa vuole Ben, il mio cuore sarà sempre tuo. Non importa chi possiede la mia figa." Poi scusa. "Inoltre, dimmi che il pensiero della tua fidanzata che viene scopata allegramente da un enorme bull nero non te lo rende duro come un sasso. Considera anche che Sara ha già provato a farsi fottere da Ben,

„Anche Beppe verrebbe sottomesso da me assieme a Sara: alla fine della chiacchierata gli ho sborrato in faccia ed ho promesso di fargli il culo davanti a Sara.“ Ho precisato a Laura, che ha sorriso divertita.

Ben arriva alle 10:00 del mattino seguente. Era alto un metro e ottantacinque e perfettamente in forma: non un grammo di grasso superfluo su di lui. I suoi capelli erano tagliati cortissimi, in stile militare, e da tempo erano diventati grigi. Non tanto si può affermare che è disponibile nel nostro appartamento, quanto ne ha preso il controllo come per un combattimento. Si sedette rigido sul bracciolo di una poltroncina: "Prendo un caffè!" disse.

Non era una richiesta. Mentre Laura scriveva a preparare il caffè, mi ha guardato dall'alto in basso. "Quanti anni hai, tu ragazzo?" chiese. Gliel'ho detto: 26. "E quanti anni ha la tua troia?" Gli ho detto che aveva 25 anni. ah riso. "Lo giuro, voi ragazzi bianchi concedete le vostre donne ogni anno sempre più giovani. Una volta ero fortunato se trovavo una moglie sotto i quarant'anni. Adesso hanno quasi vent'anni, alcuni sono un po' più giovani come questa tua vicina piccolatta , Sara. Questo mondo sta finalmente cambiando."

Mi guarda intensamente. "Capisci quello che ti dico?“

„Sì signore, parla bene in italiano.“

“E capisci come funzionerà?”

Scuoto la testa.

"Non sono un tipo da prendere in giro, non ha senso. Ho 72 anni e molto probabilmente sono più in forma di quanto sarai mai tu. Ho il cazzo più grande, più grosso, più duro, più nero che tu abbia mai visto. Posso scopare più a lungo, più forte e meglio di qualsiasi uomo che la tua ragazza avrà mai nella sua figa e la farò venire così tanto che mi pregherà di smetterla. quanto non abbia mai avuto nella sua figa di troietta consumata. Sei chiaro trascura?" chiese.

"Sì, signore," ho detto.

"Bene. Non mi interessa il romanticismo. Sono concentrato come un laser su un bersaglio e questo sta trasformando molte delle vostre giovani mogli e fidanzate bianche in cagnette solo per cazzoni neri. Quando avrò finito di sfondarla, lei non avrà il minimo interesse per il tuo o qualsiasi altro piccolo cazzetto di un cuck bianco, ma si entusiasmerà per qualsiasi uomo di colore che le dico io di scopare. Siamo chiari su questo? " "Cristallino, signore!" ho risposto.

"Alcuni dettagli finali. Una volta che entriamo nella tua camera da letto né tu né la tua ragazza verrete ad interrompere figa perchè la chiamano: e e il cellulare! La è mia finché non ho finito. Dopo che ho finito, puoi parlarle e anche venire a curiosare da vicino, se vuoi. Ti avverto che non ho mai avuto una ragazza bianca a rifiutare un secondo incontro. Se va oltre due o tre incontri, nella mia esperienza, è una convertita e la sua figa apparterrà al gallo nero per sempre. Può essere un riaggiustamento difficile per la tua e vostra vita futura. Hai domande?"

Scuoto ancora la mia testa.

Laura tornò con il caffè e Ben lo bevve velocemente.

"Va bene", disse, "è venuta l'ora del tuo primo incontro con il gallo nero. Non sarà l'ultimo." Si rivolse a Laura. "Vai a spogliarti." Lei praticamente corse in camera da letto. Ben alzati. "Immagine che sappiamo quello che vuole", ha detto, e l'abbiamo seguito.

Laura era già sdraiata lì sul letto nuda. Ben la fece alzare in piedi e girarsi mentre valutava soddisfatto il suo corpo muscoloso e sodo. Era davvero un bocconcino e lui lo ha riconosciuto. "Dimmi cosa, se la mia donna assomigliasse alla tua troia lì, non la lascerei mai avvicinare a un altro uomo. Eppure voi ragazzi bianchi praticamente implorate i neri di scoparvele proprio di fronte a voi. Non che mi lamenti. Siamo ben felici di rovinare qualsiasi giovane fica bianca che ci viene offerta ".

Ben iniziato a spogliarsi. Mentre lo faceva, mi ha detto di mettermi supino sul letto con la mia testa vicino al bordo. Quando ero in posizione, ha ordinato a Laura di accomodarsi in ginocchio ed a cavalcioni sul mio viso in modo che io potessi leccarle la figa. "Devi bagnarla davvero in modo che prendere il mio cazzo più facilmente. Più è bagnata, meglio sarà per lei", ha spiegato. Laura abbassò la fica sulla mia bocca e sulla mia lingua in attesa. Mentre la leccavo, lei preme e strofinò le grandi labbra ed il clitoride avanti e indietro, impostando un ritmo gentile. Si è aperta ed il suo di figa ha iniziato a prendere liberamente, come già che successo. L'ho sentita sussultare e poi dire "Oh, che minchia!" Sono stato in grado di voltare la testa abbastanza per vedere cosa aveva provocato la sua reazione. Ben era lì nudo. Il suo busto magro era pieno di muscoli. Era davvero in ottima forma. Ma ciò che aveva causato a Laura l'esclamazione era il cazzo equino che penzolava tra le sue gambe. Anche morbido, era enorme: ben più di una spanna e grosso quanto una lattina di bibita. Le sue enormi palle penzolavano nerissime e pelosissime sotto il suo cazzo, che si contraeva minacciosamente. Non ci sono dubbi, era il cazzo più grosso e nero che io o Laura avessimo mai visto in una qualche fotografia. ben più di una spanna e grosso quanto una lattina di bibita. Le sue enormi palle penzolavano nerissime e pelosissime sotto il suo cazzo, che si contraeva minacciosamente. Non ci sono dubbi, era il cazzo più grosso e nero che io o Laura avessimo mai visto in una qualche fotografia. ben più di una spanna e grosso quanto una lattina di bibita. Le sue enormi palle penzolavano nerissime e pelosissime sotto il suo cazzo, che si contraeva minacciosamente. Non ci sono dubbi, era il cazzo più grosso e nero che io o Laura avessimo mai visto in una qualche fotografia.

Si avvicinò al letto e sollevò una gamba, facendo penzolare il suo mostro di fronte al naso di Laura. "Succhialo, ragazza bianca!" comandò. Come in trance, Laura si protese in avanti, prese il cazzo di Ben tra le mani ed aperto la bocca più che poteva, ingoiando in realtà il glande e non molto altro. Ci sbavò dappertutto, facendo girare la lingua intorno alla testa enorme. Mentre la sua saliva ricopriva la testa e colava sull'asta, iniziò ad accarezzarla e si gonfiò di sangue, irrigidendosi per l'attenzione ricevuta. Ben allora le mise le mani dietro la testa e iniziò a scoparla in bocca. All'inizio Laura soffocò e quasi strozzò, ma iniziò a respirare dal naso mentre, a poco a poco, più parte del le scompariva nella bocca. Stava sbavando saliva nel suo sforzo di non soffocarsi, ma fece scivolare coraggiosamente la maggior parte del cazzo nero nella sua bocca e nella sua gola come poteva. Mentre lo faceva, il suo clitoride divenne semper più duro e la sua figa si aprì fino a quando il suo succo non mi bagnò la faccia. Si stava eccitando. Ben smise di fotterle la bocca. "OK", disse, "è ora di rovinare la tua dolce figetta bianca. Per il tuo bene, è meglio che il tuo cuck bianco ti abbia fatto veramente bella bagnata." Con questo, ha aiutato Laura a scendere da me e l'ha posizionata in modo che i suoi stati proprio sul bordo del letto. Mi sono spostato dal letto e mi sono seduto in silenzio sul pavimento in modo da poter guardare da vicino, sperando che lui si dimentica di me. Ben ha allineato la testa massiccia del suo cazzo nero con l'apertura della figa di Laura e, divaricandole le più che poteva, si è guidato dentro di lei. Laura gemette, ma con mia sorpresa Ben fece scivolare il suo cazzo in avanti senza molta resistenza. Lentamente ma costantemente ha infilato il suo enorme serpente nero nella mia ragazza fino a quando circa due terzi di esso sono scomparsi dalla vista. "Cazzo se è grande", ansimò Laura. "Per favore, ti prego, lasciami rilassare e aprirmi un po' mentre mi ci abituo". Ben non rispose nulla. Ha semplicemente fatto fare credere il suo indietro verso l'apertura, dove ho potuto vedere, bellissimo, luccicare con il succo di figa di Laura. Dopo una pausa momentanea, lo fece scivolare di nuovo dentro di lei. Potevo vedere che un po' di più l'aveva riempita. Laura grugnì mentre entrava e gemette mentre tornava a ritirarsi. Ben ripeté più volte il lento ritiro e rientro finché non fu in grado di infilarne circa tre quarti nella fica allargata senza troppe difficoltà. A quel punto ha raggiunto il suo ritmo un po' quando non ha pompato dentro e fuori la fica di Laura in un ritmo costante. Laura gemeva costantemente mentre aumentava il ritmo, quando improvvisamente le prese la sua figa tra le mani e si spinse in avanti bruscamente mentre spingeva la sua figa sul cazzo suo. Laura urlò: "Oh no, cosa stai facendo? Mi farai a pezzi!" Improvvisamente, ho visto le sue dita dei piedi arricciarsi e gli occhi quasi roteare nelle orbite mentre ansimava e lottava per riprendere fiato. Ben l'aveva scopata fino a farle raggiungere un potente orgasmo che era esploso dal nulla. Laura fece un suono acuto e si spinse giù forte e mi resi conto che Ben si era seppellito fino in fondo nelle profondità della sua figa. Il suo orgasmo sembrava andare avanti e avanti, raggiungendo il colmo e poi una e poi crescere di nuovo. Finalmente esausto, si rilassò e lo tirò fuori. A questo punto gli è scivolato di nuovo sulle palle, la figa di Laura faceva rumori di succhi umidi.

Ora ha iniziato a scoparla come lo intendeva lui. Il primo orgasmo di Laura l'aveva aperta abbastanza in modo che fosse in grado di subito un ritmo sostenuto e costante, mentre si tirava fuori e pompava dentro di lei la lunghezza del suo cazzo. A volte la scopava velocemente, a volte, ma era già chiaro che aveva il controllo della situazione e stava usando la sua figa bagnata come voleva lui. Lei gemeva e gemeva, costantemente, mentre lui la fotteva finché, ancora una volta, ho visto il suo viso contorcersi, i suoi occhi alzarsi e le dita dei piedi iniziare ad arricciarsi.

Laura grugnì e mormorò, quasi tra sé, "Oh maledizione, vengo di nuovo!" Il suo orgasmo, come prima, andò avanti per molto tempo prima che finalmente diventasse quasi fiacco. Questa volta, tuttavia, Ben non si è fermato. Continuava a scoparla costantemente, anche se un po' più velocemente, mentre lei sussultava e piagnucolava per il martellamento che stava prendendo la sua figa. Senza sfilarsene, Ben la sollevò e la prese improvvisamente in braccio, lasciandola impalata sul suo enorme cazzo nero, poi si sedette sul letto con Laura che ora lo cavalcava. Con un movimento fluido, la spinse indietro in modo che fosse sostenuta dalle sue ginocchia e la fece ruota sul suo cazzo in modo che ora fosse in una posizione di "cowgirl al contrario", di fronte a me. Quindi, mettendole le mani intorno alla vita, ha iniziato a su e giù sul suo cazzo maiuscolo, ha iniziato a suonare la sua figa solo come un giocattoloper il suo cazzo solo. Quasi impotente, Laura provocò una terza volta l'orgasmo, ansimando per respirare ed emettendo soffocati mentre cercava di trattenersi dal gridare. All'improvviso, le sue cosce e il suo culo iniziarono a tremare spasmodicamente, poi tutto il suo corpo iniziato a tremare. Ben la prese e la fece scivolare fino alla punta del suo cazzo, a quel punto Laura iniziato a sgorgare fiumi di liquido dalla sua figa. Ho capito subito che l'enorme di Ben le stava massaggiando il cazzo punto G e quello che stavo vedendo, per la prima volta in assoluto, era la mia bellissima ragazza che squirtava. Ha inzuppato il copriletto sotto Ben e ha schizzato il suo liquido fin sul pavimento della camera da letto, ma Ben ha continuato a scoparla mentre lei raggiungeva l'orgasmo. Con appena una pausa, ebbe un quarto orgasmo e schizzò una seconda volta.

Ancora una volta, senza ritirare completamente il suo cazzo dalla sua figa, Ben ha sollevato Laura e l'ha spostata in posizione inginocchiata mentre la guidava da dietro, mentre lei mi guardava. Il suo viso tradiva un misto di emozioni, la nuda lussuria e la quasi stanchezza erano le più evidenti. Ben accelerò il passo, guidandola senza tregua mentre lei gemeva e grugniva. L'afferrò per i capelli e le sollevò la testa in modo che mi guardasse. "Ti piace, piccola troia bianca, vero?" chiese. "Oh, da morire sì, ti adoro Ben!" Laura ha risposto. "Mai stata scopata così bene prima?" Chiese Ben. "Ah ah, no, mai!" gli disse Laura, ma lei me lo stava dicendo davvero. "Il tuo boicuck bianco ti fa venire così?" chiese. Laura emise un lungo gemito. "Nemmeno un po'!", ha detto. "Allora, di chi sto scopando adesso la figa? È del tuo ragazzo?" Chiese Ben, sorridendo maliziosamente. "No, non lo è più", ha detto. "È la tua fica di me troia bianca, la possiedi tu con il tuo enorme cazzo nero. Continua a scoparmi, Ben, ti ringrazio!" A quel punto, gemette. "Oh cazzo, mi stai facendo venire di nuovo! Non posso sopportare molto di più di questo. Riempimi la figa con il tuo sperma caldo!" "Felice di accontentarti, troia, ma solo se ammetti che il tuo ragazzo è un insignificante frocetto bianco." „Sì, è un insignificante frocetto bianco“ „E dimmi che tu e lui siete due troiette bianche!“ disse e spinse il suo cazzo mostruoso mentre Laura iniziava di nuovo a raggiungere l'orgasmo e gridò a tutto fiato „Sì, noi siamo le tue troiette bianche!“ , facendo poi versi incoerenti mentre si concedeva all'orgasmo. Mentre Ben le pompava il suo carico di sperma, Laura strabuzzò gli occhi e crollò in avanti, prostrata.

Finito l'orgasmo, Ben si ritirò. "È svenuta," disse in modo pratico. Poi scusa. "Immagino che non ci vorrà molto di più per farla diventare nera. In effetti, penso che la psico trasformazione sia già andata. Grazie per aver rinunciato a un'altra dolce ragazza bianca per gli uomini di colore. E tu mi ringrazierai per la sua trasformare quando vorrai seguire la sua strada" Detto questo, raccolse i suoi vestiti e andò in bagno a pulirsi: passandomi davanti mi palpò una chiappa con la mano sinistra, mentre con pollice ed indice della destra mi strizzava forte un capezzolo.

Pochi minuti dopo sentii la porta d'ingresso aprirsi e subito richiudersi. Presi una salvietta e delicatamente ho spugnato la schiena di Laura. Mentre lo facevo, ho guardato la sua figa. Era spalancata oscenamente come non l'avevo mai vista prima. Una piccola pozza di sperma si accumulava sul copriletto tra le sue cosce e mentre guardavo, ancora ed ancora dello sperma bianco perlaceo le colava dalla fica e gocciolava sul letto. Laura sospirò, soddisfatta. "Questa è stata la scopata più incredibile che abbia mai avuto, dolcezza", disse. "Ora so perché lo dicono: una volta che hai provato il nero non torni più indietro. Se Ben è un tipico bull nero, la mia figa è decisamente di proprietà nera, ma il mio cuore resta tuo."

Non ero in grado di obiettare e non ne vedevo motivo.

Il giorno dopo nel pomeriggio mi venne a cercare Sara ed io la seguii nel loro appartamentino. Mi chiarì che si erano parlati ed erano d'accordo, senza precisarmi espressamente su cosa. Io chiarii a mia volta che il nostro rapporto non sarebbe stato di solo sesso, ma anche di sesso; per prima cosa volevo che entrambi si facessero forare i capezzoli e ci infilassero provvisoriamente dei piercing qualsiasi. In futuro lei doveva radersi i capelli a zero sui due lati della testa, cioè sulle tempie e lui doveva radersi intorno all'uccelletto: per iniziare, davo loro una settimana di tempo. Quindi dovrebbe dover indossare l'abbigliamento stabilito da quando si trovassero nel condominio o nelle adiace ed in alcuni casi anche per andare e tornare dall'università.

Acconsentirono entrambi, contenti.

Poichè ogni promessa è debito ed ancor più perchè ancora eccitato dalla visione della mattina precedente di Laura e Ben, volli subito fare la loro conoscenza in senso biblico: li feci mettere in ginocchio e mi succhiarono il cazzo alternandosi. Quindi mi spogliai, mi distesi supino sul loro letto con le gambe molto divaricate e la destra col ginocchio sollevatore: feci infilare Sara con la testa lì sotto per succhiarmi le palle, mentre Beppe mi succhiava il cazzo, devo ammettere con discreta abilità. Dopo pochi minuti, levai e, fatta stendere li levai e, le sdraiare sopra Beppe, ma in posizione più lontana, così che lei avesse il viso sotto il suo torace (glabro) e non baciarsi; penetrai Sara con la facilità con cui si entra in uno scompartimento ferroviario vuoto: Annibale era stato efficace! La pompai pochissimo, perchè lo scopo era solo farmelo lubrificare bene dagli umori di lei; quindi lo estrassi e mentre le dicevo di sfilarsi da lì sotto, infilai un cuneo di burro congelato estratto da uno scatolino di plastica nell'ano di Beppe, rammentando il mitico –Ultimo tango a Parigi-. Il burro si scioglie in un momento e dopo un minuto avevo l'intero cazzo dentro il culo di Beppe; mi sembrò incredibile che fosse verginello e glielo chiesi, ma mi risposero insieme che prima di venirmi a cercare lei gli aveva messo dentro la crema di un tubetto. Io non sono uno stallone e gli venni dentro in pochi minuti. Poi feci per andarmene con un semplice ciao, ma prima dissi: „Se sborro in Sara tu gliela lecchi, se sborrio nel tuo culo lei non è obbligata a farlo, ma la prossima volta vi porto un dildo che lei ti metterà dentro e vi dirò quanto dovete tenertelo in culo“.

Nel corridoio ho incontrato il nostro padrone di casa: Annibale saliva con un idraulico dal suo appartamento al piano rialzato per fargli sistemare lo scaldabagno di uno degli inquilini: essere padrone dell'intero edificio gli rende sicuramente molto, ma ogni momento c'è necessità di qualche intervento e gli inquilini, soprattutto studenti dell'università di Padova od assistenti come me e Laura, non saprebbero come cavarsela da soli; stiamo tutti qui, anzichè a Padova, perchè là i costi sarebbero doppi e col treno facciamo su e giù da pendolari, in un momento. Annibale mi ha anticipato, espansivo come sempre, che sabato prossimo, se le previsioni del tempo confermeranno il bello continuo di questo aprile, faremo una festicciola picnic nel prato dietro il condominio; conta naturalmente sulla presenza mia e di Laura,
Laura vuole rivedere Ben e lui non si fa pregare certo. Viene con un amico, scuro quanto lui, ma un po' più basso e molto più panciuto. Conoscendolo già, Laura si è preparata psicologicamente e lui le ha detto per telefono che vuole che scendiamo andando loro incontro al piano terreno, all'ingresso dell'edificio; io non ne sapevo niente e mi meraviglio quando Laura risponde al cellulare „Sì veniamo subito!“ e si avvia facendomi segno di seguirla: mi meraviglio perchè io indosso pantaloni al ginocchio di felpa ed una maglietta, ma lei solo una maglietta senza maniche e nulla più, nemmeno ciabattine; scendiamo a piedi i due piani, senza incontrare altri inquilini ed apriamo la portina a vetri; fuori c'è Ben con l'amico e ci dice: „Inginocchiatevi, uno per lato!“ ed a me „E tu spogliati nudo! “ Un po' goffamente lo faccio e mi fa togliere con un semplice gesto anche le pantofole. Entrano entrambi in ascensore e schiacciano il pulsante, facendolo partire: evidentemente si ricorda del nostro terzo piano. Arranchiamo su per le scale e loro due sono già entrati nel nostro appartamento, si sono spogliati e si sono sedute sul divanetto in camera da letto. „Veloci, che non siamo qui a perdere tempo!“ Io ho appoggiato in un angolo i miei capi ed ho raccolto la maglietta che Laura si è tolta; Ben fa segno a Laura di sdraiarsi sul lato destro, dicendole solo „A pancia sotto!“, mentre l'altro mi prende per un braccio e mi spinge ad affiancarmi a Laura. „Lui è per te, adesso!“ Mi si indirizza Ben, mentre l'altro tace, spingendomi col suo corpo sul letto e ponendosi subito sopra di me. Non sono per nulla preparato a farmi inculare, ma per fortuna il lato sinistro è quello di Laura e sul suo comodino c'è una bella scatoletta di crema per le mani: velocissimo ne estraggo un po' e me la infilo con un dito nel buchetto, pima che l'altro, menandosi il cazzo me lo appoggi lì. Mi domando spaventato se Ben vuole sfondare il culo a Laura, ma mi par di capire che glielo vuole semplicemente infilare in figa da tergo. Io però sono teso e concentrato sul mio ano, che cerco disperatamente di spingere verso l'esterno, onde il più possibile dilatarlo. Il negrone mi si appoggia sopra con tutto il suo peso, schiacciandomi abbastanza e poi comincia a spingermi dentro il cazzo: non so se non ce l'ha molto grosso o se io sono riuscito ad aprire abbastanza il mio buco, ma entra benino e non mi sento nemmeno sfondato; ma poi che capisco è la sua pancia che dentro più di tanto allungarmelo. Smetto di guardare verso la testiera del letto, stringendo i denti, e mi giro verso Laura, che sta godendo appieno, con grandi versi gutturali. Il mio uomo mi dice di tirarmi su a quattro zampe: sono le prime parole che mi rivolge; lo faccio subito ed adesso riesce a guadagnare meglio la lunghezza del suo e mi incula grugnendo con maggior soddisfazione; Sento Laura improvvisamente lancia un urlo e torna a guardare verso di lei: Ben le sta ora spingendo il manganello contro il buco del culo; io non ho visto quello del mio inculatore in tiro, ma suppongo che quello di Ben possa essere circa doppio; da buon marito mi preoccupa e le passo rapidamente la stessa crema che ho utilizzato io; poi mi riconcentro su di me, perchè il mio maschio mi ha afferrato per le spalle, traendomi verso di sè: sono ora quasi in ginocchio, leggermente chino in avanti e mi reggo con le braccia puntate contro la spalliera del letto e, finalmente il grosso ciccione mi riempe il culo con la sua sborra; io preferirei vederla, ma non si può avere sempre tutto e poi spero che oggi sia solo la prima volta. Mi prende per il braccio destro e, sempre senza parlare, mi trascina al cesso, qui spingendomi nell'area doccia, dove, essendo io un giovanotto sveglio, mi accoccolo subito in ginocchio; mi infila il cazzo in bocca e comincia a slinguarglielo per ripulirlo, ma dopo pochi secondi, sempre tenendolo dentro la mia bocca, comincia a pisciare. Sento inquivocabili i sapori di caffè e birra dal suo piscio. In quella arriva, trascinata e zoppicante, Laura e Ben procede con lei come l'altro con me: devono essere accordati prima in proposito, non può essere un caso. Unica differenza, dopo aver terminato la lunga pisciata, fa per aiutarla a rialzarsi afferrandole forte i capezzoli e strappandoglieli verso l'alto: Laura lancia un urlo roco e bene o male si rialza. Io sono ancora in ginocchio e mi permetto di chiedere al mio inculatore „Senti, scusa come ti chiami di nome?“, ma lui mi gira le spalle, ignorandomi e va a rivestirsi. E' Ben a dirmi: „Cazzo ti frega!“ ed esce anche lui dal bagno. Prima di andarsene, Ben ci prescrive: „La prossima volta che veniamo qui a casa vostra, scendete per aprirci la porta completamente nudo, col collare e guinzaglio! Tutti due!!“ insiste una maggior chiarezza. Unica differenza, dopo aver terminato la lunga pisciata, fa per aiutarla a rialzarsi afferrandole forte i capezzoli e strappandoglieli verso l'alto: Laura lancia un urlo roco e bene o male si rialza. Io sono ancora in ginocchio e mi permetto di chiedere al mio inculatore „Senti, scusa come ti chiami di nome?“, ma lui mi gira le spalle, ignorandomi e va a rivestirsi. E' Ben a dirmi: „Cazzo ti frega!“ ed esce anche lui dal bagno. Prima di andarsene, Ben ci prescrive: „La prossima volta che veniamo qui a casa vostra, scendete per aprirci la porta completamente nudo, col collare e guinzaglio! Tutti due!!“ insiste una maggior chiarezza. Unica differenza, dopo aver terminato la lunga pisciata, fa per aiutarla a rialzarsi afferrandole forte i capezzoli e strappandoglieli verso l'alto: Laura lancia un urlo roco e bene o male si rialza. Io sono ancora in ginocchio e mi permetto di chiedere al mio inculatore „Senti, scusa come ti chiami di nome?“, ma lui mi gira le spalle, ignorandomi e va a rivestirsi. E' Ben a dirmi: „Cazzo ti frega!“ ed esce anche lui dal bagno. Prima di andarsene, Ben ci prescrive: „La prossima volta che veniamo qui a casa vostra, scendete per aprirci la porta completamente nudo, col collare e guinzaglio! Tutti due!!“ insiste una maggior chiarezza. Io sono ancora in ginocchio e mi permetto di chiedere al mio inculatore „Senti, scusa come ti chiami di nome?“, ma lui mi gira le spalle, ignorandomi e va a rivestirsi. E' Ben a dirmi: „Cazzo ti frega!“ ed esce anche lui dal bagno. Prima di andarsene, Ben ci prescrive: „La prossima volta che veniamo qui a casa vostra, scendete per aprirci la porta completamente nudo, col collare e guinzaglio! Tutti due!!“ insiste una maggior chiarezza. Io sono ancora in ginocchio e mi permetto di chiedere al mio inculatore „Senti, scusa come ti chiami di nome?“, ma lui mi gira le spalle, ignorandomi e va a rivestirsi. E' Ben a dirmi: „Cazzo ti frega!“ ed esce anche lui dal bagno. Prima di andarsene, Ben ci prescrive: „La prossima volta che veniamo qui a casa vostra, scendete per aprirci la porta completamente nudo, col collare e guinzaglio! Tutti due!!“ insiste una maggior chiarezza.

Io mi rimetto in piedi ed abbraccio lungamente Laura e la bacio sul viso sudato ed impiastricciato „E' stato magnifico!“ esclama „E tu che ne dici?“

Io avevo già avuto varie occasioni di prenderlo in culo anni fa, avendo perso delle partite a carte, perchè questa era la nostra regola al liceo ed anche un paio di volte di metterlo io, ma oggi era stata tutt'altra faccenda ed io non sono più un ragazzo, ma un uomo sposato.

„Ammetto che mi è pioaciuto, ma avrei preferito che fossero più comunicativi e che cipotessimo preparare.“ „Aspettiamo però e vediamo come va avanti.“ Commenta lei rassettandosi; e per festeggiare andiamo insieme a mangiare qualcosa di specialissimo in una pizzeria.

L'indomani è sabato, festa per il compleanno di Annibale e tutto il condominio parteciperà, ma purtroppo piove! Così Annibale, previdente, ci ha dirottato nella birreria-paninoteca che occupa l'intero seminterrato e che è ad ogni effetto il suo inquilino principale. Alla festa ci presentiamo in abiti specifici: io, che in mancanza dei due novelli amanti neri di Laura (e delle altre) mi atteggio a bull, indosso una salopette nera di jeans, che mi permette di estrarre il cazzo ed utilizzare senza abbassarmi i pantaloni . Laura ha un grembulino bianco ed è per il resto completamente nuda, senza neanche dei sandali, nonostante il mio consiglio contrario, perchè dove si mangia e si beve il pavimento si sporca, senza considerare il rischio di vetri rotti per terra se cadesso anche solo un bicchiere di vetro. Ma da quando mi cornifica intensamente,

Lin ha un costumino nero, come fosse un costume da bagno olimpionico, che le lascia però scoperte le natiche e calza stivali da motociclista, essendo un'appassionata di moto. Tom ha dei pantaloncini da pugile rossi lucidi ed elasticizzati, senza cerniera anteriore ma facilmente abbassabili, ed un gilet di pelle nero che tiene aperto sul petto virile. Rachele ed il suo Paolo sono nudi, in ciabatte da spiaggia, essendo peraltro ferventi nudisti e naturisti. Lei è, oltre a Laura, una delle altre due donne che attualmente godono dei favori del cazzo di Tom. Egidio, coetaneo di Annibale, pensionato che vive solo, già aiutante di un cappellano carcerario, ormai adeguatasi all'omosessualità passiva per sopravvenuta impotenza diabetica, indossa una camicia da notte femminile rosa, leggermente trasparente e lunga sino a terra, con pantofoline rosa a pelo lungo assolutamente piatte. Annibale stupisce tutti noi presenti (esclusa forse la sua prediletta Lin), presentandosi alla festicciola classicamente elegante, con un completo quasi nero forbitissimo e cravatta regimental. (Pamela, detta „la Marchesa“ per quanto se la tira e Franco suo marito non ci sono perchè all'ultimo sono dovuti per il sud, per malore grave di un genitore). Dato che è la sua festa ci permettiamo di chiedergli quanti anni compie: „65“ ci risponde; delle due l'una: o se li sta abbassando adesso o se li è alzati prima, perchè già da un po' si dichiarava 65enne. Ma non ce ne importa nulla; quel che conta in lui non è sui documenti, ma nella poderosità che tiene negli slip. Laura si intrattiene a conversare con i due nudisti, che le raccontano dei vari posti dove il nudismo è oggi praticabile: pregi e difetti; le crociere nudiste non li convincono per nulla, i centri italiani pochissimo. Io ascolto distratto, non essendomi per ora convertito al nudismo, mentre Lin gironzola vuotando birre; dopo un momento avvicina alle spalle di Laura e le mette da dietro le mani sulle tette, „Ma guarda che si trova!“ E' già su giri, ma non le ci vuole molto. Noto che Egidio sta concionando piano in un angolo con Annibale e, maliziosamente, mi chiedo se vuole ottenere uno sconto sulla pigione o se vuole sfidare il destino facendosi inculare dal suo padrone di casa: se Laura è riuscita a lasciarsi penetrare da Ben, lui può riuscire a godersi in culo il cazzone di Annibale. Finalmente arrivano anche Sara e Beppe, coi piercing da me prescritti e vestiti lui con collant, di quelli coi quattro buchi, rossi a rete e lei solo con un paio di slip neri, entrambi con il collare ed il guinzaglio: sono perciò a torso nudo ed ambedue hanno infilato dietro un dildo rosso da cui pendono code nere. Li accogliamo ed io faccio istintivamente per avvicinarmi a loro, ma vengo trattenuto da Lin, verso cui porto elevato rispetto, non ignorando la grande influenza che la cinese ha su tutti noi ed in particolare sulla mia Laura.

Lin mi parla dei diversi tipi di birra ed io non comprendo affatto l'importanza del suo discorso, finchè non conclude che tutte più o meno fanno venir subito voglia di pisciare: era questo il succo ed ha deciso di portarmi con sè ai servizi della birreria ; intuisce che faccio un po' di resistenza, obiettando che non mi va di togliermi la salopette ed allora mi dice semplicemente di sdraiarmi lì per terra; altri mi guardano, aspettando, e Laura mi intima „Deciditi dunque, Davide!!“. Mi sdraio per terra e Lin, intelligentemente, per non bagnarmi l'abbigliamento, taglia con









Lin, tra tutti la più smaliziata, mi offre da bere






un coltellino seghettato una bottiglia di plastica della minerale e la usa come imbuto nella mia bocca. E' veramente una donna in gamba e sono contento di bere il suo piscio e di esserne di fatto quasi uno schiavo; mi domando se verrà il giorno in cui lo diventerò ufficializzare, ma per ora è già chiaro che lei manovra le vite sia di me che di altri.

Lin si è fatta fotografare in posa da Tom, che le restituisce il tablet. Nel frattempo Annibale si è spostato lui alle spalle di Laura e le impugna forte le tette, stropicciandole i capezzoli; poi glieli prende tra le dita e li torce, come strapparglieli: mentre mi rialzo da terra ne perdo la visione, ma la sento lanciare due piccoli gridolini, ahi!!“ Ora vedo che la spinge su un tavolino, piegandovela a 90 °; non c'è bisogno di toglierle nulla, perchè le chiappe di Laura sono libere e lui si abbassa lo zip e se lo estrae: è sempre impressionante, anche se ancora solo semiduro; da tempo non glielo vedevo, perchè dopo il primo incontro con Laura non ho più avuto il suo permesso di assistere alle loro scopate. Mi domando se voglia metterglielo in culo, che Laura in mattinata mi ha detto ancora indolenzitissimo dall'inculata presa ieri da Ben, ma lui esclama: „Sei la più lurida tra le vacche e voglio ingravidarti!“ Io so che Laura prende la pillola, ma l'intenzione dichiarata comunque mi impressiona abbastanza. Annibale non fa complimenti e glielo sbatte dentro da tergo, aggiungendo „Dov'è finito quel cornuto del tuo maritino?“ Io pensavo di partecipare alla festa con un ruolo solo dominante su Sara e Beppe, ma capisco che le cose stanno prendendo un'altra piega: „Sono qui signor Annibale:“ rispondo a mezza voce. „Mettiti sotto il tavolino, in giniocchio, pronto a bere la mia sborrata!“ Di nuiovo sono per terra, stavolta in ginocchio, dove non devo aspettare molto, perchè la prima onda di sborra arriva dopo meno di tre minuti; Annibale non sborra dentro a Laura, ma sulle grandi labbra;

Io ne approfitto per allontanarmi e raggiungere Sara e Beppe: prendo un pennarello grosso, utilizzatori per contrassegnare piatti e bicchieri di ciascuno, e scrivo su corpo e fronte dei due degli insulti in inglese; poi dico a Sara di aprire bene la bocca ed a mia volta le piscio addosso, pur essendomi complimentato con loro per l'essersi adatti alle mie vestiti. „Ci ha pagato tutto Lin.“ Mi chiarisce Beppe. Io ho sì pensato che sarebbe stato meglio prima inculare Sara e poi riempirle il corpo col mio piscio, ma adesso mi scappava e dopo non so.









Sara, la fidanzata di Beppe, con i piercing

ai capezzoli, irrorata dal mio piscio ed umiliata

Adesso la faccio rialzare e mi preparo a metterglielo in culo, in piedi, appoggiata con le mani al muro, ma mi sento spintonare dal signor Annibale, che senza dirmi nulla l'afferra per i capelli e la spinge seduta sopra un tavolino: rapido si toglie la giacca, estraendo da una tasca un solo guanto monouso e se lo infila sulla mano destra, dopo aver rimboccato la manica e si appresta a sfondarle la figa con la mano guantata unta con un po' di burro che non avevo notato su un piattino . „Sei una vera troietta sfatta!“ le borbotta a bassa voce, „So io cosa ti ci vuole!“ E poi si riviolge a me „E tu stronzo inculati il Beppe, più cornuto di te e di tutti!“ A questo punto della situazione non certo farmelo dire due volte e prendo lui per il braccio, mettendolo di fianco alla sua ragazza, a meno di un metro; anch'io utilizzare un pezzetto dello stesso burro, pur supponendo che Beppe si sia già unto a dovere prima di scendere alla nostra festicciola. Me lo inculo abbastanza a lungo e abbastanza, per non trovarmi in imbarazzo col signor Annibale che si metta a deridere le mie capacità amatorie. Lui peraltro mi squadra di traverso e comunque commnenta „Siete proprio due belle checche!“ E, rivolto a Sara „Se vuoi avere dei figli devi rivolgerti altrove!“ Mi domando se sappia la faccenda del padre di Beppe con Sara: forse no!

Io sborro in culo a Beppe, che si gira verso di me e mi sorride contento, mentre alla mia destra Annibale ha già messo dentro la figa di Sara tutta la mano ed il polso. Mi volto a guardare gli altri e scorgo che Laura è sdraiata prona col tronco su un tavolo e con le gambe pendenti verso terra, mentre è Lin che la sta penetrando con la mano guantata: caspita, è la giornata giusta! Mi avvicino e noto subito che Laura è già abbondantemente innaffiata di sborra. Lin le è già dentro con un bel pezzo del suo braccio, peraltro sottile. Mi sento toccare il culo ed il signor Annibale, lasciata Sara è sopraggiunto: „Ti piace eh?“, ma non attende risposta, mentre osserva Lin e Sara. Tom non è lì: lo cerco con lo sguardo e vedo che si sta inculando Egidio, tre metri più in là. Qui stiamo tutti ossevando Lin e Laura, mentre Rachele, incredibile, è in piedi, intenta a limonare col proprio maritino. Adesso Lin estrae il braccio ed Annibale le subentra col proprio, secondo me senza cambiato il guanto. Lui procede molto più deciso e Laura si contorce sulla schiena, biascicando „Calma, calma, per favore!“ e sudando copiosamente. Nel frattempo Lin, instancabile, si è messa un grosso strappone ed incula Beppe mentre gli fa leccare la figa della sua Sara; subito dopo lo fa sdraiare per terra supino e scopa nel culo Sara che ha la figa sopra la faccia di Beppe; dall'altra parte, Annibale avanza col suo braccio imperterrito e Laura passa dalle contorsioni ad un violento orgasmo. Io sono estasiato e per fortuna ho potuto sborrare in culo a Beppe, ma non mi sento per nulla appagato, dato il livello di eccitazione generale che mi contagia. Annibale è riuscito ad arrivare dentro Laura fin a metà braccio ed improvvisamente si mette a ridere forte: „ Qui c'è l'utero e prima o poi ci saranno dei figli: chissà di chi?!“ E cercami intorno con lo sguardo. Io amo il mio doppio ruolo, un pochino dominante, un po' di più sottomesso e non mi identifico col Beppe, completamente Beta. Arriva Tom, che ha l'uccello in tiro „L'ho soddisfatto, ma non gli sono venuto dentro.“ Chiaramente si riferisce a quel poveroccio dell'Egidio, che quatto quatto si avvicina a noi in gruppo, ora tutti attorno al tavolino con Laura. Tom se l'è già un po' scopata prima ed ora torna a metterglielo dentro, non appena Annibale ritira il proprio braccio. Laura mi guarda sorridente, come dire „Vedi un po' qua la tua mogliettina! “ io mi sento autorizzato ad estrarre anch'io il mio cazzo dalla salopette e mi sego schizzando subito sul suo bel corpo, come hanno fatto gli altri. Penso che Tom non senta nulla dentro di lei, così Laura ha la figa allargata, ma lui dopo un minuto lo tira fuori e sborra ridendo forte addosso a Laura, mentre Paolo non so come e perchè la innaffia della propria sborra dall'altro lato. Lin col proprio immancabile tablet immortala mia moglie sfondata e sborrata, coi cazzi in bella vista di Tom e Paolo e inopinatamente si mette a cantare a scuarciagola la famosa canzonaccia triviale delle osterie, riadattata per l'occasione, con tutti i presenti che, più o meno intonati, la seguono in coro a gran voce sulla base delle fotocopie che ci da: così Laura ha la figa allargata, ma lui dopo un minuto lo tira fuori e sborra ridendo forte addosso a Laura, mentre Paolo non so come e perchè la innaffia della propria sborra dall'altro lato. Lin col proprio immancabile tablet immortala mia moglie sfondata e sborrata, coi cazzi in bella vista di Tom e Paolo e inopinatamente si mette a cantare a scuarciagola la famosa canzonaccia triviale delle osterie, riadattata per l'occasione, con tutti i presenti che, più o meno intonati, la seguono in coro a gran voce sulla base delle fotocopie che ci da: così Laura ha la figa allargata, ma lui dopo un minuto lo tira fuori e sborra ridendo forte addosso a Laura, mentre Paolo non so come e perchè la innaffia della propria sborra dall'altro lato. Lin col proprio immancabile tablet immortala mia moglie sfondata e sborrata, coi cazzi in bella vista di Tom e Paolo e inopinatamente si mette a cantare a scuarciagola la famosa canzonaccia triviale delle osterie, riadattata per l'occasione, con tutti i presenti che, più o meno intonati, la seguono in coro a gran voce sulla base delle fotocopie che ci da:



Osteria numero zero

C'è l'Annibale tutto nero

che con mille contorsioni

suona il pianoforte coi coglioni.

Osteria numero uno

in osteria non c'è nessuno

sono tutti contro il muro

per veder chi l'ha più duro

Osteria numero due

le mie gambe tra le tue

le tue gambe tra le mie

facciam mille porcherie

Osteria numero tre

qui si fan gli onori al re

chi davanti al re s'inchina

poi s'incula la regina.

Osteria numero quattro

la Marchesa ha rotto il piatto

e per non farlo piu' vedere

se lo ficca nel sedere

Osteria numero cinque

c'è chi perde e c'è chi vince

ma chi perde caso strano

se lo prende dentro l'ano

Osteria numero sei

ale donn ghe piase l'osei

ghe piase l'osei sensa l'ale

che va su su sino ale pale

Osteria numero sette

il salame piace a fette

ma al Beppe caso strano

il salame piace sano

Osteria numero otto

la Rachele fa il risotto

fa il risotto ben condito

con la sbora del marito

Osteria numero nove

la Marchesa fa le prove

fa le prove col prosciutto

per veder se c'entra tutto

Osteria numero dieci

ilTomaso fa le veci

fa le veci al cappellano

e lo mette dentro l'ano.

Osteria numero venti

se la fica avesse i denti

quanti cazzi all'ospedale

quante fiche al tribunale

Osteria numero trenta

chi ha un bel culo non si penta

oggigiorno caso strano

va di moda il deretano

Osteria numero cento

se la fica andasse a vento

quanti cazzi in alto mare

si vedrebbero navigare

Osteria numero mille

il suo cazzo fa scintille

fa scintille sulla legna

figuriamoci nella fregna.

Osteria alla mignotta

non vogliamo la bigotta

la voglia di emancipata

e per giunta già sbiottata.












Laura, mia moglie, alla fine della festa, prima sfondata da Annibale,

poi scopata da Tom e da Paolo ed infine sborrata anche da me, ma solo segandomi





La festa sta scemando e tutti pensiamo di andarcene dopo aver gridato ad Annibale un banalissimo „BUON COMPLEANNO!“ Lui peraltro fa segno a Beppe e Sara di trattenersi per ripulire il locale che alle 19 aprirà al pubblico. Egidio però dice che si ferma lui a riordinare e ripulire, di lasciare pure liberi i ragazzi ed io mi domando ancora se aspiri al cazzo di Annibale. Usciamo con disinvoltura, benchè in parte seminudi, risalendo ai nostri appartamenti: il nostro edificio ha l'ingresso agli appartamenti sul lato posteriore, verso il giardinetto, mentre l'ingresso al seminterrato della birreria-paninoteca è sull'angolo del marciapiede pubblico, per cui qualche passante ci può aver visto sia scendere nel primo pomeriggio, che risalire adesso. Laura fatica un pizzico a camminare e si appoggia a Tom, più che a me. Loro prendono l'ascensore, io salgo a piedi con Sara e Beppe; questi prima di andarsene al secondo piano verso il loro monolocale, mi salutano e mi ringraziano: „Fatti vivo appena ne hai voglia!“ Mi propongono, invitanti; sono sicuramente gli inquilini con minor disponibilità economica di tutto il condominio. Arrivo al terzo piano e nel corridoio ci sono mia moglie sempre appoggiata a Tom che la sorregge, che limona con lui facendo la gattona, mentre Lin li riprende. Ci salutiamo tutti e quattro e raggiungiamo i rispettivi alloggi. „Averne di vicini di casa così!“ Esclama Laura. Arrivo al terzo piano e nel corridoio ci sono mia moglie sempre appoggiata a Tom che la sorregge, che limona con lui facendo la gattona, mentre Lin li riprende. Ci salutiamo tutti e quattro e raggiungiamo i rispettivi alloggi. „Averne di vicini di casa così!“ Esclama Laura. Arrivo al terzo piano e nel corridoio ci sono mia moglie sempre appoggiata a Tom che la sorregge, che limona con lui facendo la gattona, mentre Lin li riprende. Ci salutiamo tutti e quattro e raggiungiamo i rispettivi alloggi. „Averne di vicini di casa così!“ Esclama Laura.

L'indomani esplode una giornata d'anticipo estate: è domenica e c'è vicino a noi una sorta di festa del quartiere. Lin si presenta a casa nostra alle 9, propnendo a Laura di andare con lei e Rachele a curiosarci in giro. Io non ho voglia, sapendo che quattrini finirei con lo spendere leggermente per cose inutili, ma Laura decide di andare anche se dice che muovendosi si scioglierà; io noto che Laura è in forte misura succube di Lin.

Tornano dopo un paio d'ora e Laura mi mostra ovviamente le quattro fesserie che ha acquistato.

Nel pomeriggio Lin viene ancora da noi, stavolta con Tom, che subito flirta con Laura, limonando e palpandola, ma senza spingersi oltre. Mi eccita forse ancor di più vederli fare così che quando scopano. Lin mi mostra alcune foto della mattinata e riesce a sorprendermi: le ragazze al mercato si erano denudate e lei aveva tenuto con sè in un sacchetto i loro vestiti.















Laura al mercatino di quartiere con Rachele






E' Lin a comunicarmi che martedì alle 21 verranno da noi Alì ed una ragazza, assieme a Ben: e così scopro il nome misterioso del mio inculatore.

Effettivamente alle 21 in punto squilla il cellulare di Laura ed una voce le annuncia semplicemente: „Stiamo arrivando.“ Noi ci precipitiamo giù dalle scale nudi ed attrezzati di collari e guinzagli, ma, dopo un paio di minuti di attesa in ginocchio, compaiono solo Alì e la ragazza: ci afferrano i guinzagli e ci conducono a ritroso su per le scale a quattro zampe; vorremmo chiedere se „Ben Supercazzo“ non c'è, ma veniamo zittiti bruscamente. Entrano nel nostro appartamento, che noi ovviamente non abbiamo chiuso a chiave, trascinandoci appresso e non richiudono la porta, lasciandoci nel dubbio. La ragazza venuta con Alì è una gran bella ragazza, con un gran bel cazzo e si chiama Jenny, come reca scritto il cartoncino colorato di sua pubblicità che ci omaggia.







Il cartoncino pubblicitario di Jenny


In quella sopraggiunge anche la nostra Lin: forse era per lei la porta lasciata aperta?

No, Lin, sempre presa dalla propria passione, ci fotografa, mentre Alì incula sia me che Laura, poi lei scappa di corsa; anche Alì e Jenny peraltro si fermano solo il tempo di svuotarsi i coglioni nei nostri culetti e se ne vanno dopo aver persino rifiutato un caffè o quant'altro, spiegandoci frettolosamente che stanno aiutando Ben ad organizzare qualcosa per il BNWO e non hanno perciò perciò tempo per noi.





Anche Alì si incula Laura











Io posseduto da Alì







Subito dopo che se ne sono andati tutti e tre sento bussare alla porta: impiego un momento e andare ad aprire perchè sono sul wc e ... fuori non c'è nessuno; sto per richiudere perplesso, quando mi scappa l'occhio e vedo che sull'esterno del nostro battente sono stati incollati due adesivi, uno piccolo ed uno grande: perciò comprendo che non avevano bussato, bensì picchiato sul legno per appiccicarli.







Maschio sottomesso al cazzo nero





Femmina sottomessa al cazzo nero



Nei giorni successivi, legittimamente curioso, faccio il giro dell'intero fabbricato e concldo: dove sia la donna che l'uomo hanno goduto del cazzo nero, compaiono entrambi; dove solo la donna, c'è la Q ; fuori dalla porta di Egidio c'è solo la j .

E se qualcuno avesse usufruito unicamente dei servizi di Jenny??

Ho impiegato meno di mezz'ora a pelustrare l'intero condominio, ma al mio rientro nell'appartamento Laura mi annuncia che Lin è passata velocemente a trovarci ed ha portato un regaluccio per noi : è un poster che Laura mi dice di appendere sopra il nostro letto, in posizione centrale „E' per tenermi sempre ispirata.“ Le ha detto Lin e Laura mi riferisce; in effetti non assomiglia proprio per nulla, nè di corpo nè di viso, nè a Ben nè ad Alì; provvede comunque sollecitamente ad appenderlo.





Il poster fattomi appendere da Laura,su indicazione di Lin, sopra il nostro letto


Trascorsi pochi giorni, Lin ci invita tutti in un teatrino nel centro di Vicenza per presentarci le future attività del BNWO, invitandoci a divenirne militanti, anche nell'ambito della nostra frequenza universitaria; in maniera molto diversificata, finiremo tutti per aderirvi, con conseguenze rivoluzionarie per le nostre vite:

ciò sarà pertanto oggetto di successiva trattazione.





Laura alla catena, con un nuovo amico nero, 6 mesi dopo







Beppe, dieci mesi dopo


Sentitamente ti ringrazio

tutti i militanti e pure i simpatizzanti del

BNWO

per l'impegno che prestano

onde migliorare l'umanità!







sig Mi piacerebbe davvero se qualche cineasta

traesse dai miei racconti film

atti a divulgare la cultura cornuto;

Film, non pornofilm.

Solo la cinematografia ha oggi la capacità

di aiutare le masse a succedere i propri complessi.